Il Consorzio Agribologna ha, all’interno del Centro Agroalimentare di Bologna, CAAB, uno stand di 3.400 mq di superficie, che movimenta oltre 240.000 q di prodotto all’anno, con punte giornaliere di 1.900 q e una profondità di gamma che comprende 150 referenze diverse, tra specialità, primizie e rarità locali coltivate dai soci e conferite fresche, dopo il raccolto della giornata, ogni notte.
Qualità, sicurezza alimentare e freschezza sono le peculiarità sulle quali si fonda l’offerta di Agribologna.
Agribologna opera nel settore dell’ortofrutta per valorizzare le produzioni dei soci, elevando lo standard qualitativo, professionale ed organizzativo dei propri associati. Agribologna è una filiera corta, non è soggetta a passaggi commerciali che ne sfumano qualità e valore.
La base sociale è composta da 110 soci, distribuiti in 9 regioni italiane – Emilia – Romagna, Sicilia, Calabria, Puglia, Lazio, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia – assicurando qualità costante, sicurezza alimentare, cultura del territorio, tracciabilità, con un rapporto diretto con il mercato.
Agribologna: i produttori nel cuore del mercato
Moretti (Agribologna): «I mercati nascono e vivono per chi mangia frutta e verdura. Al CAAB, questa vocazione si trasforma in qualità, garanzia, servizio e attenzione ai bisogni di tutti».
Tra i corridoi del CAAB, Agribologna emerge come una realtà che parla direttamente dal campo alla città. Qui i venditori sono anche produttori, e ogni prodotto ortofrutticolo racconta una storia di mani, terra e dedizione. Nata dall’unione di sei cooperative – Cobo, Quadrifoglio, Copa, Primavera, Cona e Progresso – Agribologna ha saputo trasformare la collaborazione in forza, diventando pioniera nella centralizzazione delle produzioni dei soci e nel sostegno ai produttori.
Oggi è una rete che si estende in gran parte d’Italia, con i suoi novanta soci tra Emilia Romagna, Sicilia, Calabria, Puglia, Lazio, Veneto e Lombardia e con brand efficaci come “Questo l’ho fatto io” e “Fresco Senso”, simboli di trasparenza, qualità e salubrità. Le controllate Conor e la filiale di OP Arandis rafforzano il legame tra produzione, GDO, Normal trade e Horeca, garantendo una filiera corta, efficiente e controllata.
Ce lo spiega con passione Massimiliano Moretti che cos’è Agribologna, la cui storia nella cooperativa diventa definitiva nel 2018, dopo una breve parentesi nel 2015, e che ricopre oggi il ruolo di direttore generale: “Agribologna è una costellazione complessa eppure meravigliosa, fatta di persone appassionate che producono e commercializzano frutta e verdura di eccellenza e la portano in un mercato moderno come il CAAB, che permette di offrire prodotti freschissimi, spesso a poche ore dalla raccolta, dimostrando una capacità organizzativa e logistica di riferimento”.
Agribologna possiede uno sguardo ampio sul distretto produttivo italiano puntando su comunicazione diretta e trasparente dal campo al consumatore finale, cerca di far comprendere il lavoro quotidiano e i valori della produzione agricola. Tre bilanci di sostenibilità, certificazioni (SA8000, GLOBAL GAP, SQNPI, ISO14001, ISO45001, UNI PDR 125) complete e investimenti in tecnologie nelle pratiche agricole innovative unite a una produzione di energia elettrica da fotovoltaico che abbatte in modo significativo la dipendenza da fonti energetiche tradizionali, ne dimostrano la solidità etica e professionale.
I consumatori sono sempre più attenti ai valori nutrizionale e alle qualità organolettiche dei prodotti che acquistano, perché fare la spesa oggi significa integrare servizio, salubrità, filiera corta e sostenibilità, e tutto senza perdere tempo. Con tutte le certificazioni necessarie, Agribologna garantisce ai clienti questa fiducia, che arriva con i suoi brand fino al consumatore finale.
