Mentre molte culture gastronomiche nel mondo rafforzano il valore del consumo di prodotti freschi, in Italia il consumo di ortofrutta è in calo. Un dato che interroga il Paese proprio nel momento in cui la cucina italiana viene riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale.
Perché se è vero che questo riconoscimento ci rende orgogliosi, è vero anche – come afferma il nostro Presidente Marco Marcatili – che non può essere letto come un traguardo definitivo. Si tratta piuttosto di uno snodo di riflessione per tornare a investire nella nostra tradizione più autentica e salutare, quella della dieta mediterranea, fondata su qualità e sicurezza, stagionalità e freschezza.
Valorizzare il “buon mangiare” significa renderlo accessibile, quotidiano, contemporaneo. È qui che il lavoro del CAAB continua a essere centrale: nel custodire il fresco, ma soprattutto nel proiettarlo nel futuro, come leva di salute e cultura, come un altro tassello di questo riconoscimento mondiale.
Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste
