Caab vara il piano di sviluppo, investimenti per oltre 10 milioni

Marcatili: «Nuovo hub logistico e rilancio Fico, promuoviamo l’ortofrutta di qualità»


“Il CAAB deve essere protagonista in città e tornare crocevia per l’ortofrutta italiana e non solo.” È questo in estrema sintesi il pensiero di Marco Marcatili, presidente del CAAB (nella foto: credit Maestri Aufiero), interpellato da IFN in merito agli sviluppi futuri della struttura mercatale felsinea.

Proveniente da Nomisma, dov’è tuttora Chief Development Officer, Marcatili presiede il mercato Bolognese da poco meno di un anno (è in realtà operativo da settembre) ma la visione su quali attività intraprendere è molto chiara sostenuta da un approccio pragmatico: “Durante i primi mesi di attività ho dedicato buona parte del mio tempo a rapportarmi personalmente con tutti gli operatori del mercato per conoscere innanzitutto i loro suggerimenti a 360°, con l’obiettivo finale di coinvolgerli attivamente nelle decisioni da prendere. Deve essere chiaro che per garantire un futuro al CAAB bisogna agire come una squadra – dove ogni giocatore ha il suo ruolo e le sue responsabilità – e devo ammettere che ho trovato una grande apertura in tal senso. Un esempio pratico di questo approccio riguarda l’adeguamento dei canoni di concessione a seguito dell’aggiornamento dei parametri Istat. Dopo una verifica giuridica e un confronto trasparente, gli operatori hanno preso atto che non è possibile ignorare i contratti ereditati e attualmente in essere. Se da un lato gli operatori hanno corrisposto un maggiore canone di concessione, dall’altro lato il gestore sta attuando un piano di sviluppo e marketing per incrementare le opportunità ed erogare servizi aggiuntivi.


Una partita nella quale il lavoro di squadra ha fatto la differenza è stata quella per i fondi PNRR legati alle agevolazioni per lo sviluppo della logistica agroalimentare dei mercati agroalimentari, che ha visto CAAB giungere al secondo posto all’interno della classifica nazionale: “Un risultato ottenuto grazie alla competenza maturata dalla nostra struttura tecnica che ci permetterà di attingere a 10 milioni di euro a fondo perduto da utilizzare entro il 2025; quindi c’è da correre, ma abbiamo idee e progetti ben precisi”, precisa Marcatili. “In primo luogo, puntiamo alla piena autonomia energetica, grazie alla realizzazione di un impianto a biogas e di un nuovo impianto fotovoltaico che, nel medio-termine, porterà i MWh prodotti da 12 a 20. Così facendo, oltre a calmierare i costi energetici, ridurremo l’impatto ambientale nella gestione dei rifiuti, che verranno convertiti in energia. Di non minor importanza, inoltre, la coibentazione della tettoia di carico/scarico che migliorerà notevolmente la catena del freddo, garantendo così un servizio in linea con le aspettative dei clienti più strutturati.” È chiaro ed evidente l’obiettivo di evolvere il CAAB in HUB agroalimentare con una logistica attiva h24: “Abbiamo già pianificato interventi atti a migliorare la viabilità interna del Centro – prosegue il presidente – oltre a ristrutturazioni mirate a efficientarne la capacità commerciale. È fondamentale innalzare il livello dei servizi proposti e la logistica è sicuramente un aspetto cruciale per il nostro settore, ma è strategico aprirsi anche a nuovi generi merceologici, tant’è che apriremo il mercato ittico. Allo stesso tempo ci apriremo definitivamente al digitale con la creazione di un marketplace per gli operatori.


Un aspetto che il Presidente del CAAB ritiene cruciale è l’apertura della struttura alla città bolognese: “Buona parte dei nostri concittadini – dice Marcatili – non ci conosce e ignora totalmente il ruolo imprescindibile del CAAB nell’approvvigionamento di ortofrutta di qualità, sana e certificata. A tal proposito per aumentare le riconoscibilità delle nostre eccellenze vorremmo sviluppare un marchio specifico che sarà in bella evidenza negli esercizi commerciali e nei banchi dei fruttivendoli. Questo è un tassello all’interno del progetto più ampio di rilancio dei 13 mercati rionali presenti in città, partendo dalla gestione di quelli pubblici come il mercato delle Erbe (storicamente uno dei più importanti).”
Quindi, se da un lato il CAAB si avvicinerà ai bolognesi, dall’altro lato nei prossimi anni saranno i bolognesi ad avvicinarsi alla struttura: “Accogliamo con soddisfazione l’impegno di Oscar Farinetti a rilanciare il progetto Fico – commenta il presidente – ma restiamo in attesa di un piano operativo. Il CAAB, in quanto socio più rilevante del fondo PAI, intenderà dare un contributo importante per riorientare al meglio il progetto di rilancio, connetterlo con la visione di città dell’Amministrazione e con le attese della Comunità bolognese. In questa area ci saranno realizzazioni importanti entro il 2026 – come lo Stadio provvisorio, il nuovo collegamento del Tram, il PNRR del Caab – ma il rilancio di FICO dovrà passare da una idea convincente e un format che porti risultati concreti nel giro di poco tempo”.

Tornando a CAAB, un programma sfidante ma che non spaventa Marcatili: “I prossimi 3-4 anni saranno decisivi, ma i progetti sono ormai avviati e giocando di squadra sono convinto che raggiungeremo gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti”.