CAAB partecipa al primo Forum Mediterraneo per la Missione UE sull’adattamento ai cambiamenti climatici a Bologna
Il 19 giugno 2025 si è tenuto a Bologna il primo Forum Mediterraneo per la Missione UE sull’adattamento ai cambiamenti climatici, che riunisce amministrazioni locali e regionali, ricerca, università e industria di Italia, Spagna, Francia, Grecia, Cipro, Malta e altri Paesi del Mediterraneo. CAAB, in qualità di membro affiliato di Bologna Missione Clima e partecipante a diversi progetti Horizon Europe, era presente, dove la prima parte della sessione si è svolta presso il Tecnopolo Data Valley Hub, seguita da un ricevimento serale di networking presso la biblioteca centrale di Bologna: Salaborsa.
L’evento ha compreso una serie di tavole rotonde, incentrate su temi quali Costruire la resilienza nel Mediterraneo attraverso l’azione locale e la collaborazione regionale; Ripensare la pianificazione e le considerazioni sulla resilienza; Garantire il coinvolgimento dei cittadini locali; Progredire nella preparazione al clima nel Mediterraneo. L’evento è stato aperto e chiuso da Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, Michele de Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Anna Lisa Boni, Vicesindaco di Bologna e Antonio Navarra, Presidente del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), oltre che da numerosi attori locali e regionali.
Durante la prima tavola rotonda sul tema dell’azione locale attraverso la collaborazione regionale, Kostas Bakoyannis, presidente della Commissione ENVE del Comitato europeo delle regioni, ha esordito con la seguente dichiarazione: “Siamo in crisi”.
“Lasciatemi ripetere che siamo in una vera e propria crisi”.
Kostas Bakoyannis ha poi proseguito affermando che la geopolitica gioca un ruolo importante nella politica climatica e nell’azione per il clima e che, nonostante la presenza di guerre globali e la lotta contro la crisi degli alloggi e l’aumento dell’inaffidabilità, i governi regionali e locali devono formare coalizioni e agire con nuove politiche climatiche, mantenendo la crisi climatica in primo piano.
Quando si è discusso dell’importanza dell’impegno dei cittadini, Anthony Zacharzewski, Presidente e cofondatore di Democratic Society, ha parlato dell’importanza dell’azione dei cittadini, ma ha sottolineato il ruolo cruciale del governo e della leadership politica nel sostenere le iniziative per il clima, poiché queste politiche richiedono una pianificazione e un’attuazione a lungo termine: da 10 a 30 anni dalle fasi iniziali di pianificazione all’esecuzione.
L’impegno dei cittadini è importante per la partecipazione attiva dei suoi membri, soprattutto durante i disastri climatici che colpiscono le città, ha sottolineato José Segarra, ambasciatore del Patto europeo per il clima. Egli ha sottolineato che i cittadini devono essere più incentivati ad aiutare a ripristinare le proprie città dopo i disastri climatici, come le alluvioni su larga scala che comportano la chiusura di scuole, strade, ecc. Sapendo questo, le amministrazioni locali devono comunque essere preparate con piani d’azione e attività su come coinvolgere e sfruttare l’aiuto dei propri cittadini per garantire una migliore resilienza e il ripristino delle città stessa.
In presenza di ondate di calore, aumentano anche le inondazioni e altri disastri climatici, come abbiamo visto in diverse città del Mediterraneo.
“Dobbiamo impostare il ‘clima per cambiare’”, ha affermato Anna Lisa Boni nelle sue dichiarazioni conclusive.
Anna Lisa Boni ha poi proseguito il suo intervento illustrando il lavoro che il Comune di Bologna sta facendo per migliorare il verde cittadino, costruire nuove linee tranviarie e altre iniziative incentrate sul clima per “raffreddare” il centro urbano, ma ha sottolineato come a Bologna sia ancora necessaria una maggiore resilienza climatica, soprattutto per quanto riguarda i rischi di ondate di calore e inondazioni.
Il vicesindaco Emily Marion Clancy – uno dei funzionari eletti più richiesti e più giovani del Comune di Bologna – ha parlato anche di Bologna Verde: un piano per rendere la città più verde coinvolgendo attivamente i residenti e i gruppi ambientalisti, con il supporto di programmi culturali ed educativi sulla natura, l’ambiente e la sostenibilità. Alcuni di questi progetti pilota prevedono una maggiore integrazione del verde e delle fontane d’acqua negli spazi urbani.
Noi di CAAB siamo orgogliosi di far parte del progetto Horizon EU, CARMINE, che sta ponendo le basi per un impatto ambientale e sociale all’interno della regione metropolitana di Bologna, garantendo un accesso più equo al cibo fresco per i cittadini più vulnerabili della regione, nel contesto preoccupante per i disastri climatici, comprese le ondate di calore. Una parte delle strategie discusse (e dei quadri tematici e degli strumenti creati) sarà quella di lavorare con il Comune di Bologna per sviluppare più politiche per le soluzioni basate sulla natura (NbS).
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Le missioni dell’UE sono un nuovo modo di portare soluzioni concrete ad alcune delle nostre più grandi sfide. Hanno obiettivi ambiziosi e daranno risultati concreti entro il 2030.
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Bologna è stata scelta come una delle 112 città della Missione UE impegnate a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, nell’ambito di uno sforzo più ampio per raggiungere obiettivi climatici ambiziosi e trasformarsi in una città intelligente all’avanguardia.
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