Befer Fruit: lavoriamo per Bologna
Gallerani: «Vorrei che le persone capissero che Caab è un posto che lavora per loro».
Luigi Gallerani fa partire la sua avventura nel 1980, entrando sempre più nel mercato e allargandosi con grande soddisfazione non solo in termini commerciali, ma soprattutto personali. Parla della sua azienda, la Befer Fruit, come di una creatura vivente. Per questo spera che un giorno sua figlia Elide possa lavorarci a tempo pieno.
Specializzati prima sulle importazioni dei mercati Cee, poi allargati ai prodotti italiani, per Luigi nel suo lavoro notturno, un giorno non è mai uguale a un altro, le stagioni cambiano i colori dei banconi, la frutta e la verdura disegnano meravigliosi quadri sempre diversi.
“Non c’è mai stato un anno in cui le ciliegie di Vignola siano stato vendute come l’anno precedente”, ci racconta. I pomodori a grappolo sono di certo il simbolo della sua attività perché una presenza fissa, pur venendo, in base alle stagioni da zone diverse, prima il sud poi il centro e poi il nord. È poesia, è magia, non sappiamo, di certo è CAAB, dove ogni azienda ha la propria visione.
Quella di Befer Fruit è una storia tutta legata al cliente, alle sue esigenze. Un motore che non si spegnerà mai. Per questo Befer è passata all’importanza dei servizi accompagnando quella alla qualità e alla selezione dei suoi prodotti.
Il Centro AgroAlimentare di Bologna è per Luigi un luogo di comunione, anche se tra competitor, con persone di reciproca stima. La stagionalità dei prodotti è una cosa viva. I bolognesi per lui dovrebbero essere informati su ciò che mangiano. E ciò che mangiano, se mangiano frutta e verdura, proviene quasi sicuramente dal CAAB. Definisce CAAB come una grande azienda con grandi lavoratori. E sul finale c’è un messaggio che vuole lanciare ai bolognesi:
«Vorrei che capissero che è un posto che lavora per loro»